Venezia – Lecce, prova non pienamente superata

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Thom Haye, buona partita, ma non ha le caratteristiche per sostituire Scavone

Se Venezia – Lecce doveva essere la prova che questo Lecce può lottare per la promozione diretta allora la prova si può considerare se non fallita sicuramente non pienamente superata. I giallorossi privi di Scavone perdono in qualità e quantità a centrocampo. I sostituti scelti da Liverani, Haye prima e Tabanelli poi, nonostante non abbiano giocato male non hanno le caratteristiche giuste per sostituire la mezzala altoatesina.

Quella in mano a Liverani è una squadra che è sembrata quasi perfetta per gran parte del campionato, un orologio in cui ogni ingranaggio si è inserito perfettamente, però è spesso mancata dei giusti ricambi nei ruoli chiave.

L’infortunio di Scavone ha messo a nudo non solo questa situazione, ma anche il fatto di non aver sostituito in maniera adeguata un giocatore come Armellino, che il suo ruolo lo sa ricoprire e anche bene. Ci sta che il giocatore napoletano possa essere ceduto, non è comprensibile perché non debba essere sostituito, lasciando semi-scoperto quel ruolo. Tanto che l’infortunio di un solo giocatore, pur molto importante come Scavone, ha creato non pochi problemi a Liverani nelle scelte di centrocampo.

Spesso la differenza tra arrivare ai primi posti e lottare per i playoff è data dai ricambi disponibili in panchina. L’impressione è che la Società a gennaio, nonostante un acquisto di grande livello come Tachtsidis, abbia perso l’occasione di fare quel salto di qualità, andando a coprire tutti i ruoli anche con i giusti ricambi.

Il Lecce di oggi sembra incompiuto, nonostante un primo tempo tutto sommato ben giocato non è stato concludente, è sempre mancato nell’ultima giocata, pur con una gran mole di gioco ha tirato poco e impegnato poco il portiere avversario. I giallorossi hanno mancato sempre l’ultimo tocco ed hanno pagato anche l’assenza di mezzale brave ad inserirsi. Se poi al Lecce non assegnano i rigori solari (ed è ormai una costante) le cose si complicano ulteriormente, ma questa è un’altra storia.

Ci possiamo consolare, e non è una consolazione da poco, col fatto che arrivare ai primi posti non era nei programmi di settembre e quello che è stato raggiunto finora è già un gran risultato.

Non ci resta che prenderci questo punto e tornare a vivere il campionato con la spensieratezza di chi non deve vincere per forza. I conti li tireremo alla fine, senza illusioni.

 

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